L’amore diventa dipendenza. Ebbene sì: questo accade quando si raggiunge quello stato patologico nel quale una relazione viene vissuta come una condizione indispensabile e unica. In questo caso il sentimento diventa una vera dipendenza affettiva. Si tratta quindi di un problema che tende a colpire una persona quando è innamorata, quando si convince di esserlo e affida la sua vita, la sua esistenza in modo totale al partner. Diventa quindi la persona che hai di fianco il vero protagonista, che avrà in pugno le redini di ogni tuo momento felice o triste. Ma si possono riconoscere i sintomi e soprattutto superarla? Di seguito scopriremo quali sono le cause e tutti i dettagli utili per riuscire a liberarsi di questa patologia.
Quali sono le cause della dipendenza affettiva?
La prima cosa che bisogna chiedersi in questo caso è solo una: ti ami davvero abbastanza? Oppure sei una di quelle persone che ha necessità di avere sempre qualcuno accanto, che sappia apprezzarti, darti amore e sicurezza nel quotidiano? Già da queste domande si può iniziare a tracciare un profilo molto chiaro. Se non ti prendi cura di te, se non ami coccolarti e se non hai stima della persona che sei, allora ciò che prevale sono le tue paure e quelle insicurezze che finiscono per annebbiare la tua mente e ogni tuo giudizio sulla tua persona. La tua mancanza dovrà essere colmata e si cercherà rifugio nel sostegno di un’altra persona.
La causa principale di questa patologia, come è stato ampiamente spiegato dalla psicologa americana Margaret Paul, è dovuto alla scarsa autostima. Si inizia quindi a vivere cercando le attenzioni degli altri, volendo approvazione, perdendo così di vista il vero valore della persona che sei.
Alcuni atteggiamenti tipici di chi soffre di dipendenza affettiva si manifestano nelle seguenti modalità:
- Si esce con un nuovo partner per non restare mai soli. Il concetto di coppia quindi ha un principio sbagliato: i tuoi amici sono tutti fidanzati e tu vivi un senso di solitudine da colmare? In questo modo stai evitando di prenderti le tue responsabilità e curare il tuo livello di autostima, sminuendo al tempo stesso la tua persona.
- Gelosia eccessiva. Quando non ci si fida del partner si tende spesso di diventare vittima di vera paranoia. In questa condizione anche un’uscita insieme o una vacanza possono diventare motivo di turbamento e quindi di allontanamento. Spesso l’ansia è altissima e si cerca continuamente un contatto anche a livello verbale o per messaggi sul cellulare.
- La tua dipendenza è totale. Il partner diventa il punto centrale della tua esistenza: la sofferenza è elevata e i tormenti sono tanti. Quel senso di vuoto di cui parlavamo prima diventa insormontabile e inizi totalmente ad affidarti alla persona che hai al tuo fianco.
Tutto questo è davvero amore?
Quali sono i sintomi e come si manifesta questa dipendenza?
Volendo parlare di sintomi, dobbiamo chiamare in causa un’altra psicologa prestigiosa, Brenda Schaeffer, secondo la quale la differenza tra amore e dipendenza riesce ad essere facilmente classificata grazie a pochi ma precisi punti. Prima di tutto il sentirsi fuori controllo, seguita dall’ossessione perenne e dalla preoccupazione, e infine il bisogno di mantenere sempre vigile tali comportamenti, pur rendendosi conto delle negative conseguenze che colpiscono sia a livello fisico che psicologico.
Fai sempre quello che ti dice la tua metà e raramente ascolti le tue idee? In base alle esperienze vissute nel passato, vivi idealizzando chi ti circonda o chi ami? Il partner è perfetto oppure ne riconosci non solo i pregi, ma anche i difetti? A parte i momenti di discussione o lite, riesci a sentire il suo amore e la sua stima? Vivi in ansia quando non siete insieme?
Sì, sono tante domande, ma tutte con risposta rapida. E questi sono solo alcuni quesiti che permettono di riconoscere quei meccanismi che di solito scattano nella mente di una persona che prova una dipendenza affettiva.
Come si esce dalla dipendenza affettiva?
A questo punto è importante ammettere e riconoscere di vivere una relazione morbosa, che pone l’attaccamento obbligato e totale al posto dell’amore. Non vi è reale spazio per se stessi, per curare i bisogni personali tuoi e di chi hai vicino. Si porta quindi la relazione a vivere in uno status di crisi costante. Ma da tutto ciò si può uscire!
Puoi per esempio provare ad affidarti agli psicoterapeuti e seguire quindi una terapia che ti metta in contatto con le tue paure, che ti faccia affrontare ciò che ami e ciò che non funziona al meglio nella tua vita. A quel punto il panico che hai sempre avvertito potrà essere trattato in modo personale e completo. E’ opportuno scoprire che la solitudine non è un male, soprattutto quando impari a riconoscere la persona che sei, facendoti forza sui tuoi pregi e lavorando/accettando i difetti.
Non avere paura: questa patologia può essere allontanata!